Venezia, 13 dicembre 2013 – Come si vive oggi in Veneto al di là del Pil? La geografia del benessere delle regioni italiane mostra che benessere materiale, salute, uso del tempo e relazioni personali e sociali rappresentano per il Veneto i fiori all’occhiello, ma per istruzione e sicurezza la regione scivola nella graduatoria. Questi, in sintesi, i principali risultati del rapporto “Oltre il Pil 2013. La geografia del benessere nelle regioni italiane e nelle città metropolitane”, presentato oggi a Venezia presso l’Università Ca’ Foscari da Unioncamere Veneto e Commercio di Venezia.
COME SI VIVE IN VENETO?
Secondo il rapporto, il Veneto si conferma una regione ad elevato livello di benessere materiale. Tra le altre dimensioni considerate, gli indici di salute, uso del tempo e relazioni sociali e personali collocano la regione tra i primi posti mentre su lavoro e ambiente il Veneto occupa posizioni non brillanti. Istruzione e sicurezza rappresentano invece le principali criticità. Sulla base di valori normalizzati che variano da 0 a 1 (vicino allo 0 situazione di difficoltà e disagio rispetto la media) il Veneto è secondo con 0,68 per benessere complessivo dietro al Trentino Alto Adige (0,82) e davanti a Marche, Toscana, Valle d’Aosta e Lombardia.
I MENO. Nonostante il valore dell’indicatore istruzione, il Veneto si colloca a metà della graduatoria (11°) per scolarizzazione superiore, universitaria e abbandono scolastico mentre per l’indicatore sicurezza è 15esimo per effetto del numero di incidenti stradali tra i più alti del Paese.
I PIU’. Per dimensioni del benessere materiale, il Veneto è la regione con minor disuguaglianza nella distribuzione del reddito e seconda per livello di reddito equivalente. La regione primeggia anche per la salute, dove tutti gli indicatori registrano valori buoni o comunque nella media. Risultati positivi per uso del tempo e relazioni personali e sociali: molto buono il tasso di lettura, la pratica dello sport e partecipazione agli spettacoli e buona «partecipazione sociale» malgrado una bassa densità di organizzazioni di volontariato.
Il VENETO E LE ALTRE REGIONI
Escluso il Trentino Alto Adige, che sulla base di tutti gli indicatori considerati sembra essere un territorio “oltre confine” (valore dell’indice unico 0,82), le regioni possono essere classificate in tre gruppi. Il Veneto, con un valore di 0,68, si piazza in seconda posizione, nel primo gruppo di regioni davanti a Marche, Toscana, Valle d’Aosta, Lombardia ed Emilia Romagna. Nel secondo gruppo troviamo Friuli Venezia Giulia, Liguria, Umbria, Piemonte e Molise mentre nel terzo gruppo Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Puglia, Lazio, Campania e Sicilia e Calabria.
VENEZIA, LE ALTRE CITTÀ METROPOLITANE E LE PROVINCE DEL NORD EST
Se il Veneto primeggia tra le regioni italiane per livello di benessere, non altrettanto accade per Venezia. Nel confronto con il Triveneto, la provincia lagunare è in decima posizione nella graduatoria (0,58) guidata da Trento e Bolzano (0,78). Tra le province venete in testa c’è Verona (0,72) davanti a Padova (0,70), Vicenza (0,69), Belluno (0,67) e Treviso (0,62), con Rovigo fanalino di coda (0,46). Pur posizionandosi bene tra le province nordestine per benessere materiale, Venezia mostra criticità per ambiente, sicurezza, lavoro e rapporti personali e sociali, senza eccellere nemmeno nell’istruzione. Il confronto con le altre città metropolitane è invece migliore per Venezia (0,58), in sesta posizione nella graduatoria guidata da Firenze, Genova, Bologna e Milano.
Il comunicato stampa integrale